Abruzzo, stop alle incompiute grazie ai fondi Cipe

TERAMO – Anche l’Abruzzo sarà presente nelle delibere sullo stanziamento dei fondi Cipe. Ad annunciarlo, ieri, nel corso della riunione straordinaria della Consulta sul Patto dello sviluppo dell’Abruzzo, è stato il Governatore Gianni Chiodi. «Sono 10 anni che l’Abruzzo  non compare nelle delibere Cipe, ad eccezione dei fondi del terremoto  dell’Aquila e di situazioni molto limitate e marginali», ha puntualizzato Chiodi, alla presenza del ministro per le infrastrutture ed i trasporti Maurizio Lupi.  «Voglio sottolineare – ha aggiunto Chiodi – che vogliamo  mettere in campo una strategia di breve termine che ci permetta di  recuperare quel gap di credibilità che abbiamo accumulato in passato  nei confronti del Governo. Anni fa quando si decidevano programmi di  sviluppo infrastrutturale a livello nazionale e europeo, l’Abruzzo  era assente e ora è necessario recuperare. Da qui la strategia del  breve termine e chiedere al Governo di dare esecuzione a quelle opere infrastrutturali immediatamente cantierabili, cioè quelle che hanno  una progettazione avanzata». Il prossimo 22 giugno, quindi,  alcune opere infrastrutturali inserite nell’accordo quadro firmato nel 2012 per l’Abruzzo andranno all’esame del Cipe. Il Ministero porrà all’attenzione del Cipe le opere abruzzesi che presentano un avanzato stato progettuale: Porto di Ortona, Aeroporto di Pescara e Pedemontana Marche-Abruzzo, opere sulle quali è alto il grado di cantierabilità. Ma tra le opere che andranno al Cipe, sempre nella riunione del 22 giugno, ci sarà anche il Porto di Pescara, il cui progetto ha un costo complessivo di 20 milioni di euro e prevede la realizzazione di opere in grado di evitare in futuro l’accumulo di fanghi e dunque il blocco di ogni attività. «L’importo complessivo di quell’intesa quadro ammonta a circa 1 miliardo di euro – ha aggiunto Chiodi –  ne abbiamo nella disponibilità 207 milioni, il resto deve servire a finanziare le opere indicate da noi come prioritarie». Ma il Ministro Lupi non ha mancato di sottolineare l’importanza «del metodo adottato in Abruzzo mediante la Consulta per lo sviluppo. È la prima volta che mi trovo davanti tutte le categorie produttive e sindacali di una regione che mi illustrano priorità e strategie di crescita del territorio. È un metodo che apprezzo molto». Di "governance innovativa" ha parlato infine il presidente della Regione, sottolineando come «quello che si sta facendo in Abruzzo rappresenti la vera novità a livello nazionale»